CHI SIAMO?
Siamo laici in cammino, che cercano di diventare dei veri cristiani, lottiamo contro la nostra volontà umana per compiere la Volontà Divina nella nostra vita e quindi dare testimonianza ai nostri fratelli.
Siamo uomini, donne e giovani di Fede di diversi Paesi, con un ardente desiderio di essere e di agire alla maniera di Cristo, siamo tenuti per mano dalla nostra Madre Santissima, modello di ogni cristiano.
Siamo pellegrini in questa vita transitoria, ma non vogliamo rimanere inerti nella lotta contro il male e nella difesa degli svantaggiati, quindi utilizziamo gli strumenti che Dio ci fornisce per evangelizzare, rispettando la chiamata ricevuta nel Battesimo di portare il Vangelo nel mondo intero e di condividerlo con i fratelli.
Siamo combattenti quotidiani contro le nostre imperfezioni e debolezze, non siamo perfetti, ma ci sforziamo di mantenere viva la Fede nel fatto che il Cielo non ci lascerà soli.
Formiamo cenacoli del Sacro Cuore di Gesù e di Maria.
Noi siamo quei bambini, quei giovani e quegli adulti che abbiamo trovato negli appelli che il Cielo trasmette tramite Luz de Maria, un balsamo che ci ha dato la luce e la forza della quale abbiamo bisogno per sopportare gli ostacoli di ogni giorno e per seguire Cristo e la Madonna e cerchiamo di non rimanere a terra dopo le cadute.
Attraverso questa pagina, desideriamo condividere con i nostri fratelli i segreti del Re e di Sua Madre, affinché la Parola Divina non rimanga silente dentro di noi, ma continui ad essere vita e vita in abbondanza in tutti gli uomini di buona volontà.
NOTA ESPLICATIVA
I CANONI DELLA CHIESA RIGUARDO ALLE RIVELAZIONI PRIVATE
(NON È NECESSARIO UN PERMESSO ECCLESIASTICO PER LA PUBBLICAZIONE DI RIVELAZIONI, VISIONI O MIRACOLI)
Il decreto della "Congregazione per la Dottrina della Fede" venne pubblicato negli "Atti Ufficiali della Santa Sede" (A.A.S.) 58 / 16, datati 29 Dicembre 1966. Gli articoli 1399 e 2318 della Legge Canonica sono stati abrogati da questo decreto. Il decreto di abrogazione è stato approvato il 14 ottobre 1966 da Sua Santità il Pontefice Sovrano Paolo VI, che contemporaneamente ne ordinò la pubblicazione.
L'approvazione da parte del Santo Padre ha avuto luogo durante un'udienza con Sua Eminenza il Cardinale Ottaviani, Pro Prefetto della "Congregazione per la Dottrina della Fede". Il decreto è stato emesso a Roma il 15 novembre 1966 e porta la firma di:
A. Cardinale Ottaviani, Pro Prefetto
B. Parente, Segretario
(*) Il decreto è entrato in vigore tre mesi dopo la sua pubblicazione, il 29 marzo 1967.
CANONE 1399
Il Canone 1399 proibiva di diritto la pubblicazione di alcuni scritti come quelli che riguardavano rivelazioni, visioni profezie e miracoli. DETTO CANONE È STATO REVOCATO IL 29 MARZO 1967. Questo sta pertanto a significare che per quanto riguarda dette pubblicazioni, il divieto è stato rimosso dalla suddetta legge ecclesiastica. Quindi i cattolici hanno la facoltà, senza bisogno di imprimatur o di Nihil-Obstat, o altro genere di permesso, di fare pubblicazioni su rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. Certamente, queste pubblicazioni non potranno mettere in pericolo la Fede o la Morale. Questa è la regola generale che ogni cattolico deve seguire in tutte le sue azioni, anche in quanto riportato, specialmente dai giornalisti. A MAGGIOR RAGIONE È CONSENTITO AI CATTOLICI DI CONSULTARE SITI DI APPARIZIONI, PERFINO QUELLI NON RICONOSCIUTI DAGLI ORDINARI DELLA DIOCESI O DAL SANTO PADRE, DATO CHE I VISITATORI CATTOLICI CHE CONSULTANO O ACCEDONO A QUESTI SITI, DEVONO RISPETTARE LA FEDE E LA MORALE. Non sono in nessun caso soggetti ad alcuna disciplina ecclesiastica, nemmeno per le loro preghiere pubbliche. Il permesso viene richiesto solo per la celebrazione della Santa Messa o per qualsiasi altro servizio religioso.
CANONE 2318
Il Canone 2318 puniva coloro che violavano le leggi di censura e di divieto. QUESTO CANONE È STATO REVOCATO NEL 1966. NON SI PUÒ INCORRERE NELLA CENSURA ECCLESIASTICA PER AVER FREQUENTATO LUOGHI DI APPARIZIONI, NEMMENO QUELLI NON RICONOSCIUTI DAGLI ORDINARI DELLE DIOCESI O DAL SANTO PADRE. Inoltre, "coloro che fossero incorsi nella censura trattata nel Canone 2318, verranno assolti a seguito degli atti di abrogazione di questo Canone" - Cardinale Ottaviani.